da: Versi ri-presi, 1991

Di mattina

Abulica
di mattina
assonnata
apro l’uovo alla coque.

E scopro il sole
dentro un bianco cestino

Iris

Quel troppo viola si sfuma
con tocchi di giallo limone
che scende nel centro in profondo
nell’imo nella zona d’amore
che si abbaglia di luce.

Abbandonate – leggere le ali
ricadono in arco sinuoso

dame in attesa dai profumi esotici
lunghi bocchini sguardi all’ombra
di lunghe ciglia di visone

in contrasto eretti i vessilli
quasi a proteggere l’intimità
tirati su come sorretti
rifuggono il contatto.

E si leva un’arietta che smuove
le lunghe sottili spade
in ondeggio di viola di giallo
di grigio di verde chiaro
più scuro ancora più scuro
in strofinio lento continuo
sicuro con i sassi del bordo.