Marinelli Anna – Nevica
“Nevica” è un breve, intenso poemetto che Anna Marinelli ha dedicato alla memoria del poeta Pasquale Pinto.
La neve è il centro attorno al quale ruotano tutti gli eventi ed emozioni. La neve, parola chiave che si ripete ossessivamente dall’inizio alla fine. Già col primo verso si apre il sipario su uno scenario rarefatto, descritto con toni lirici: “Evento straordinario. | Rarissima visione. | Nevica, sono briciole di un pane di nuvole, | bianchissime, di panna, | dove, se fossi vivo, affonderesti le tue labbra di bambino.”; e man mano il dettato si ravviva e si rafforza in toni più sanguigni. La Marinelli svolge un sapiente gioco poetico intrecciando i concetti logici, i sentimenti, le fantasie, con l’evento meteorologico che più di tutti crea un impatto di stupore, e che più di tutti rende un senso di pace e di silenzio.
Con un ritmo cadenzato che crea una musicalità litanica ed un’ansia crescente, dipana un testo molto variegato e ricco di termini. Nevica su tutte le cose, nevica su tutte le emozioni, nevica su tutte le azioni. E’ una sequenza sconfinata di diverse elaborazioni del pensiero, che servono a coprire il ricordo ed il dolore: “Nevica sulla tua anima di argilla e poesia, | nevica dolore di porpora antica, nevica | sul soffio e l’immagine dell’anima tua, | ferita, tramortita da un sogno che fu anche utopia.” Tutto si raggela in questa bianca, fredda atmosfera, metafora del pietrificarsi dentro: “Neve di pianto sull’anima mia”.
Questo scritto della Marinelli, molto interessante, si aggiunge alla sua già numerosa produzione, ed apporta un ulteriore arricchimento alla sua poetica, ricca di sensibilità e profondità espressiva.