Mancusi Anziano Elena – Anima pura

Anima pura

La voce di Elena Mancusi Anziano ha la limpidezza del cristallo e la pesantezza del piombo. Ogni parola, anche se viene offerta pacatamente ed all’orecchio sembra lieve per merito dell’interna musicalità del verso è, al contrario, soppesata e scelta riguardo al suo più denso significato. In questo modo, la silloge “Anima pura” ha giustamente meritato il primo premio al Città di Pomezia 2006.

Le liriche non si dilungano più del necessario e si chiudono con la perfezione del messaggio, raccogliendo il senso in una cripta preziosa che sfugge a chi vive nell’odierno marciume. L’anima, infatti, è il soffio immortale che regola la nostra coscienza e che può regalarci dei sublimi momenti d’ispirazione e di gioia. Per questo, chi non riconosce “l’altro in sé” e vive solo compiacendosi dei bisogni e desideri materiali, non potrà mai raggiungere la leggerezza illuminante dello spirito.

L’autrice si apre agli altri con questa sua intima forza, quella appunto di una “Anima pura”; di conseguenza, considera gli avvenimenti lasciando sempre uno spazio alla speranza, e il suo dire emerge da un’atmosfera quasi sognante: “La notte frantuma / schegge d’ebano / nella coppa del sonno / e brillano / i cristalli di Luna. / Sciolto il guinzaglio / parte l’anima / dalle sponde del cuore / e la conduce lento/ al brivido dell’alba / il respiro profondo/ della notte.”.

Il suo percorso viene scandito da lirici passaggi e le azioni, i ricordi, i sentimenti sono avvolti da umori naturali, si fondono assieme. Le stagioni, il cielo, il mare, e qualsiasi altro elemento sono parte dell’uomo, e l’incedere delle ore con l’alternarsi del giorno e della notte, accompagna il passaggio terreno d’ognuno.

Con la sua grande sensibilità, la poetessa ci conduce in un cammino diverso, ci insegna a gustare la semplicità delle piccole cose, a vedere ciò che ci circonda con gli occhi di chi è grato a Dio per il dono della vita, dell’amore e delle meraviglie che lo circondano.

Gennaio 2007