Izzi Rufo Antonia – Il paese
Il Croco – I quaderni letterari di Pomezia Notizie

Antonia Izzi Rufo è ben nota nell’ambiente letterario e con questa sua nuova silloge, che ha meritato il 3° premio Città di Pomezia 2013, ci propone un ambiente particolare. “Il paese” è un luogo da lei molto amato, un luogo certamente ricco di ricordi e di emozioni. Forse proprio per questo, ora che gli anni sono passati e hanno cambiato l’atmosfera di un tempo, la poetessa non può fare a meno di presentarlo come un luogo desolato “…in estinzione / è il piccolo borgo …”. D’altronde, gli anni sono passati anche per lei “…e non riesci ad agire / né a pensare: / col paese, anche tu, / vai morendo.”.
In tutta la silloge, infatti, serpeggia una grande malinconia, anche se il tono talvolta si ravviva e nel borgo appare qualche presenza che rianima l’ambiente con il lavoro quotidiano, così voci e rumori riempiono l’aria. Prevale in ogni modo una grande solitudine, un vuoto colmato solo dagli animali che si aggirano per il paese “ E’ bello avere amici / cani gatti uccelli: / colmano il vuoto / dei giovani andati altrove / in cerca di lavoro.”.
Antonia Izzi Rufo ci regala dei versi straordinari quando descrive la bellezza della natura che circonda il paese, quasi un ambiente paradisiaco. Originale pure la decisione di far parlare gli stessi monti: Castelnuovo, Marrone e addirittura le Mainarde, così da ricreare il trascorrere della storia con le sue verità e leggende.
La memoria personale prende comunque il sopravvento e la poetessa non può dimenticare il tempo nel quale il paese era ricco di vita “ I cinque negozi d’alimentari / facevano affari. /Era aperto ogni dì / l’Ufficio Postale, / le scuole-ora chiuse – / erano affollate, / mai deserte le strade.”, e quando il suono delle zampogne accompagnava ogni periodo dell’anno. Al paese ora resta solo un giorno dell’anno “Nell’ultima domenica di carnevale, / di solito alla fine di febbraio, / si rianima il borgo / e non sembra quello di sempre.”, un giorno solo che riporta un’allegria perduta.
Ciò che pesa ancor di più nel cuore di Antonia Izzi Rufo è il ricordo della sua casa, il momento che ha dovuto abbandonarla “Arriva per tutti, /”serius otius”, il “momento d’andare”, /lasciarti paese!”; e ancora“…rifugio costante, / dei nostri depositaria / segreti, / parte è diventata di noi, / dei tesori / dell’animo nostro, / dolore ci costa / abbandonarla, / pianto e rimpianto.”.
Una raccolta, quest’ultima, ricca di ricordi e nostalgia. Dei versi sinceri, carichi d’amore per il luogo e di dolore per il tempo, inesorabilmente passato, che coinvolge appieno il lettore.
Laura Pierdicchi
POMEZIA NOTIZIE – 4-2014