Izzi Rufo Antonia – Sensazioni

Il Croco – I quaderni letterari di Pomezia Notizie

Quest’anno il primo premio Città di Pomezia 2016 è stato assegnato a Antonia Izzi Rufo per la silloge Sensazioni. Poetessa molto conosciuta e apprezzata, ha al suo attivo una copiosa produzione di opere che spaziano tra poesia, prosa e saggistica. In questa silloge emerge la natura. Con liriche per lo più concise entriamo nel suo mondo, nel paesaggio molisano dove si posso ammirare bellezze primordiali che incantano. Vi sono colori accesi dall’alba al tramonto con “profumi d’erba/ di fiori”, persino di notte non vi è il buio totale “Immobili le piante / nel cuor della notte / e le lucciole del cielo / che occhieggiano statiche”. Anche l’inverno è magico quando improvvisamente scendono fiocchi di neve “Sono piume / che danzano un valzer, / farfalle eccitate che battono / il tempo.”; il contrasto tra il bianco e l’azzurro del cielo “spande sul viso / brio negli occhi / tepore nel cuore”. L’unico inconveniente è il rischio che comporta per le persone anziane. C’è pure il contrasto tra i boschi e il mare, che a volte si presenta “azzurro azzurro, e azzurro, / più del cielo, / tavolozza ai pittori / ispirazione ai poeti / sollievo ai depressi.”

Il suo mondo non è statico, bensì è ricco di suoni emessi da “le foglie d’ulivi / mosse dal vento” e “il frangersi leggero delle onde, / lo scivolio lieve delle vele, / il battito d’ali d’una farfalla”, come ben descrive nella bellissima poesia “Un coro d’armonia”.

Izzi Rufo vive tutta la bellezza e si sente parte di essa, anche se “dell’incanto di questa natura /selvaggia, primordiale, / vi sono abituata, l’ho in me , / la considero normale, / senza nulla di speciale, / anche se stupenda”.

Addentro a questa natura e in passeggiate solitarie si susseguono memorie e relativi affetti, come l’attesa della nascita del nipotino, la partenza di Yuky, il dolore per chi non le è più accanto.

Con questa raccolta, la poetessa ci offre una realtà paradisiaca, nella quale convivono emozioni di un profondo sentire.

Laura Pierdicchi

POMEZIA NOTIZIE – 12-2016