De Luca Liana – Scrittoio

Scrittoio

In Scrittoio Liana De Luca ha raccolto testi già apparsi in diverse riviste letterarie, inserendoli così definitivamente nella sua produzione di saggistica; il libro, infatti, segue a Donne di Carta e Uomini di penna, formando una trilogia dai molteplici personaggi, differenti interessi, infinite realtà soggettive.

De Luca è un personaggio versatile. Oltre ad interessarsi come critico di tutte le espressioni artistiche/letterarie, oltre a disaminare gli intrecci storici/culturali/religiosi, è scrittrice e poeta d’alto valore; una donna, dunque, che ha dedicato la vita allo studio ed all’ispirazione.

Come i precedenti volumi, Scrittoio è suddiviso in tre sezioni, ma a differenza degli altri forse risulta più vario, poiché Donne di Carta e Uomini di penna erano saggi al femminile e al maschile, mentre in quest’ultimo non vi sono distinzioni. Resta in ogni modo sicuramente invariata l’abilità narrativa.

De Luca si distingue per l’analisi approfondita degli autori e delle loro opere, ricerca che non si limita all’oggettività degli argomenti o all’esteriorità dei personaggi, bensì s’introduce nelle motivazioni storiche e culturali, nella sfera emotiva e nel substrato psicologico, per determinare ogni azione individuale. Il tutto viene descritto con una lievità sorprendente, tanto da attrarre anche il lettore meno preparato. La saggistica, infatti, può risultare pesante se trattata in modo accademico. Per Liana De Luca non succede mai, anzi, i suoi libri sono leggibilissimi; questo è il risultato della sua complessa personalità, giacché lo studio del “materiale” da sviluppare si concentra dapprima sui dati reali e dopo si amplia mediante diverse angolazioni. A volte, inoltre, si ridisegna per mezzo della sua stessa facoltà intellettuale e creativa.

Come i volumi antecedenti, anche Scrittoio è suddiviso in tre sezioni: “Autori”, “Protagonisti” e “Occasioni”. Nella prima, Liana parla di S. Gerolamo, Pirandello, Gozzano, Pavese, Pascoli, Saba e Garibaldi, portando in luce, per ognuno di loro, alcune curiosità senz’altro ignorate da molti (come, per esempio, la pipa rubata dalla statua di Saba), e nel contempo rilevando le rispettive diversità caratteriali e creative. Non può essere altrimenti, se consideriamo S. Gerolamo nel contesto religioso, Garibaldi in quello avventuroso/politico, e le altre personalità così ben distinte tra loro. Scopriamo, inoltre, un Garibaldi scrittore (ben quattro romanzi).

La sezione “Protagonisti” è articolata in più argomenti: nel primo testo De Luca espone eventi catastrofici; i cataclismi della storia che hanno flagellato il mondo, e che la portano ad affermare “L’uomo è un attimo, la terra un punto nell’universo”. Si sofferma poi sulla “bella mano” di Laura, quale occasione per ragionare sul sentire del Petrarca. Seguono varie eroine della letteratura, quelle che hanno infiammato la fantasia di noi lettori/studenti: Angelica, Clorinda, le Amazzoni, ecc.; tutte donne speciali che hanno “segnato” per il loro ruolo diverso da quello quotidiano. E ancora De Luca propone “Eleonora partenopea”, condannata per aver partecipato alla resistenza a Napoli; la difficoltà incontrata anche da grandi poeti nella traduzione; l’ossessione di Daly per il mito tragico dell’Angelus di Millet; la storia di Tamerlano, ripresa da vari scrittori, tra i quali spicca Edgar Allan Poe.

L’ultima parte è ancor più diversificata. Vi troviamo: dei recenti studi sul cuore; il necessario e costante impegno per arrivare ad una “creazione poetica”; l’idea della bellezza attraverso il tempo; la trasposizione cinematografica delle opere letterarie; riferimenti molto interessanti sul dialetto bergamasco, ed infine ricordi del momento storico nel quale Trieste è stata restituita all’Italia.

Questo, a grandi linee, il contenuto del corposo Scrittoio (272 pagg.). Ogni testo meriterebbe un approfondimento, una maggiore valutazione, ma sarebbe necessario anche uno spazio maggiore. Se ne consiglia dunque la lettura, per intendere appieno lo spessore e lo stile di Liana De Luca.