Argenti Maria Ebe – Più non nasce il suo canto fra le spighe

Più non nasce il suo canto fra le spighe

Nell’ultimo volume di Maria Ebe Argenti “Più non nasce il suo canto fra le spighe” le liriche si dipanano fluidamente, quasi sempre con la musicalità dell’endecasillabo, e sono affiancate da brani in prosa, notizie di fatti accaduti e altro, che rendono il tutto un insieme di cronaca, pensiero e ispirazione. Come ben detto da Sandro Gros-Pietro nella postfazione, il suo lavoro si può affiancare allo Zibaldone di Leopardi.

Pur comprendendo vari argomenti, il tema principale è quello della condizione femminile. Da sempre la donna è stata considerata inferiore rispetto al maschio (benché moltissime donne abbiano fornito prova della loro elevata potenzialità in tutti i campi). In generale però è stata sottovalutata o almeno risulta difficile che sia posta alla pari dell’uomo. In quest’ultimo periodo inoltre è vittima di carnefici (molto spesso lo stesso marito), ed è di questi delitti che Ebe Argenti comunica notizie di cronaca. Non solo, poiché le vittime sono pure omosessuali, barboni, prostitute, tutti coloro che sono “Quaderni a cui si strappano le pagine” e “Fiori, dal sole poco accarezzati, / malamente recisi sugli steli.”.

Vi sono in ogni modo momenti più distesi, come nella bella lirica “Basta crederci”: “Felicità: soltanto qualche bolla / iridescente può averti concepita, / ma se mi viene voglia di sfiorarti / subito tu mi scoppi fra le dita.”; oppure momenti di coinvolgimento verso la forza dell’arte: “ Siamo davanti a un quadro del Pedretti. / E’ quasi una presenza che stravolge / mentre racconta le sue storie ombrose, / è quasi un ritrovare in grembo all’arte / la sintesi ed il senso di una vita / fatta di sentimento e maestria.”.

Ebe Argenti crea un caleidoscopio ricco di situazioni ed emozioni ed è come se presentasse, ad uno ad uno, i fotogrammi di una pellicola dove scorre la vita con le sue bellezze, le sue brutture e il grande bisogno d’amore. Sono immagini forti e strazianti accanto a delicate sensazioni. E’ la continua lotta tra il bene e il male che viene rappresentata con un linguaggio sfaccettato ma sempre originale e pregnante. Con questo libro Ebe Argenti offre una testimonianza che supera il suo sentire e coinvolge ognuno di noi aprendo il sipario dell’esistenza. Un’esistenza che la poesia trasfigura anche negli episodi più crudi.