Farnetani Del Soldato Marise – Storie di umana commedia: Masala, al di là dell’amore

Storie di umana commedia Masala, al di là dall’amore

In “Storie di umana commedia Masala, al di là dall’amore”, l’autrice narra la storia di una donna valendosi di un dettato rivolto essenzialmente al mondo misterioso del sentire. Il passaggio terreno è assorbito dall’inconscio, pregno di illusioni, di visioni oniriche, di allucinazioni che determinano l’inquietudine, la fragilità, la grande incertezza dell’esistere. E’ un libro tutto al femminile, poiché i personaggi maschili assumono il ruolo deciso dalla protagonista e non hanno una propria connotazione, né determinano delle scelte. Anche gli altri personaggi sfumano veloci, quali apparizioni necessarie ad arricchire il suo pensiero. Addirittura i figli sono lasciati in ombra; solo la femmina, alla fine, sarà recuperata, forse perché è donna e può ricevere l’eredità dell’anima materna.

Masala è schiava di un amore assoluto, nato nell’infanzia e sublimato nel tempo, tanto da condizionarle l’esistenza, tanto da confondere l’amato col marito e vivere senza accorgersi degli altri. La storia rispecchia anche la condizione molto diffusa di vivere il quotidiano in uno stato di apatia mentale, tutti presi dai tanti problemi e dalla fretta che ci assilla. Masala, nel momento particolare in cui si risveglia, si trova di fronte al vuoto assoluto, e per riempirlo è costretta a rievocare i fatti che hanno inciso per sempre il suo futuro. Si accorgerà quindi di aver sempre vissuto nella finzione, di non essere mai stata se stessa. Da qui inizia il suo viaggio analitico, nel bisogno di rimpossessarsi in qualche modo della sua vita. Il discorso si dilata in un susseguirsi di azioni, ma essenziali sono l’infinità di ricordi, le emozioni, le elucubrazioni psicologiche.

Per ironia della sorte, quando finalmente riesce a vincere il passato e ritrovare se stessa, quando potrebbe condividere pienamente l’affetto dei suoi cari, la morte si affaccia all’orizzonte. Può così affrontare solo questo destino con una certa maturità.

Marisa Farnetani Del Soldato spiega alla fine di aver scritto il libro per superare un’esperienza personale. Non poteva essere altrimenti, perché le emozioni si possono trasmettere così profondamente solo vivendole.