Melardi Giuseppe – Appunti

Il Croco – I quaderni letterari di Pomezia Notizie

Nella silloge “Appunti”, con la quale Melardi ha meritato il 2° premio al Città di Pomezia 2010, vi è un mondo variegato nel quale si trovano emozioni, epifanie, ritratti, paesaggi, temi sociali, ecc. Egli, infatti, spazia in tutti i diversi aspetti della vita fornendo degli esiti molto interessanti.

Per esempio, quando parla della neve o dell’alba: “A falde ci sorprende / la neve sull’asfalto / di bianchi svolazzi / tempestando l’aria.”; “Cucita ad un cielo pulito / la luna sfrangiata, / distratta pennellata / sul moto per caso lasciata / di un’alba indolente / nella ingannevole stasi silente.”. Oppure quando si apre a problematiche esistenziali: “Se volgi l’occhio al profilo del limite / verso cui tende ogni gesto estremo / vedi sfumare in anteprima / sagome confuse e nebbie opache / mentre nel loro lento vaporare/ sgusciano frammenti di progetti definiti.”. Ma sono molteplici gli elementi considerevoli di questa silloge.

Vi sono condizioni in cui si lascia andare a una profonda tristezza, ma altre dove canta la potenza rigeneratrice di una nascita.

Da sottolineare pure il grande amore per la terra natia, alla quale intona un lamento denso di rimpianto e di sofferenza per lo stato di abbandono in cui si trova ancora dopo molti anni dall’unità d’Italia. Inoltre, riesce a congiungere il passato con il presente, unendo vividi ricordi al momento quotidiano, con il risultato di un pensiero accattivante e sempre in movimento.

Riguardo alla struttura, il verso è di medio respiro e si dipana fluidamente. All’interno vi è una lieve musicalità, mai una sbavatura e con gli stacchi di respiro nei momenti opportuni.

Nell’insieme, Melardi ci ha offerto un interessante tracciato esistenziale, ricco di sfumature ed emozioni.

DA POMEZIA NOTIZIE – 4-2011