Muzzu Giovanna Maria – La voce della speranza
Il Croco – I quaderni letterari di Pomezia Notizie

Nella raccolta “La voce della speranza” Giovanna Maria Muzzu affronta i valori esistenziali, valendosi di uno stile chiaro e semplice che fa sgorgare gli umori personali raffrontati con il mondo esterno e soprattutto con il Creatore. La struttura concentrica serve ad avvolgere in spirale il dettato ed a creare una continuità di pensiero, tanto che alla fine tutto si congloba in un lungo discorso.
La poetessa, arrivata ad una certa maturità, riesamina il tempo passato con spirito critico e nostalgico, e a distanza di tempo anche le ristrettezze divengono note positive perché rivestite con l’oro della giovinezza. Il dolore comunque non si dimentica, ed ogni tanto riemerge con tutta la sua forza: “Voi che leggete/ non saprete mai / quanto amore/ quanto dolore e lacrime / racchiude in sé / ogni parola / ogni virgola / ogni punto.”. Ma in questa silloge vi è soprattutto la presenza di Dio, la continua ricerca dell’Assoluto, di Gesù salvatore. E’ questo credo che dona speranza, e la Muzzu vorrebbe farlo capire a tutti.
Quanto importante sarebbe convivere pacificamente in un mondo creato perfetto per noi, che invece stiamo rovinando? E nella vita non contano neanche i beni terreni perché saranno altri a goderli, ed al cospetto della morte e del giudizio divino vale solo il bene dell’anima: “I beni della terra / li lascerete ad altri/ perché verrà/ il giorno del Giudizio/ e mostrerete / al Giudice Divino / il resoconto / di quel che avete fatto / e avete dato”.
Con questa sicurezza, con la presenza costante del Salvatore, la Muzzu può superare tutto il negativo dell’esistenza ed approdare ad una spiaggia felice: “Mio Signore / ho voglia di cantare / ridere e danzare / correre / volare / perché so/ che oggi / sei con me/ Anima pura.”.
POMEZIA NOTIZIE – 3-2006