Greco Renato – Dai golfi del 2000
Dai golfi del 2000
“Un libro è un dono che resisterà / finito il mondo che sappiamo / spero anche dopo la scrittura”; così inizia la silloge di Renato Greco “Dai golfi del 2000”, inserita nella collezione Delphinus nuova serie.
Da questi versi si evince la grande importanza che il poeta dà alla scrittura, un’importanza che va oltre la vita, e la poetica di Greco si aggira proprio attorno e dentro l’esistenza. Egli è molto attento. Ogni atteggiamento, ogni sensazione, ogni fatto, sono filtrati attraverso la sua sensibilità e restituiti in poesia.
La metrica è ricca d’endecasillabi che producono una buona musicalità, ed i giusti silenzi dividono il pensiero; un pensiero che si sofferma filosoficamente sul passare del tempo, sugli atteggiamenti assunti nelle varie circostanze, quasi un rendiconto del suo transito che diventa però universale. Il poeta, infatti, fa meditare sull’essenza delle cose, fa risaltare gli avvenimenti sereni che la vita riserva, con i relativi attimi di felicità: “Non seppi se era il numero dei clown / o quello dei leoni ammaestrati, / ma nel clamore musicale e umano / udii ben distinta la parola: / meravigliosamente.” Il suo messaggio non è mai negativo, solo ogni tanto serpeggia un velo di rimpianto o di tristezza per la consapevolezza della nostra finitudine: “Ma i fiumi del futuro a noi / preclusi non si getteranno / mai nel nostro mare / e lo sapemmo dalla nascita”; inoltre, è evidente la sua competenza poetica (al suo attivo ha una copiosa produzione) poiché non si rileva mai nessun cedimento.