Scarselli Venerio – Il mio pensiero poetante
Genesi Editrice 2011 – Pagg. 184 € 15,00

Nel nuovo volume Il mio pensiero poetante Venerio Scarselli raccoglie le sue riflessioni riguardo
a varie opere sinora pubblicate. Con un’introspezione analitica, svolge un’esegesi che ci conduce a passo
a passo nel suo mondo variegato e originale. Chi meglio di lui avrebbe potuto conoscere il vero intento
delle sue opere? Nessuno. Per questo, in occasione del suo ottantesimo compleanno, ha voluto regalarci
questa “pausa di riflessione” in attesa di scrivere altri bellissimi pensieri poetanti, come ben spiega nella
nota introduttiva.
Innanzi tutto va rilevato lo spessore della sua poetica, che si sposa al poema aprendo un vasto
panorama di argomenti e che gli ha valso la notorietà nell’ambito letterario. Il suo verso, infatti, scorre
armonioso, e la pregnanza del pensiero lo induce a non staccare mai. Mai un respiro, come un fiume
irruente.
Scarselli ha molto da dire poiché ha abbinato la conoscenza scientifica (è laureato in biologia) al
sentire poetico. Ci vorrebbe molto spazio per soffermarsi sulle innumerevoli considerazioni suscitate da
questo interessante lavoro. Si deve in ogni modo evidenziare una continua estenuante ricerca del valore
esistenziale; dalla morte, che lo ossessiona sin dalla prima infanzia, al significato della vita. L’esistenza è
il tema più ampio e difficile da svolgere poiché riassume tutte le varianti possibili secondo il pensiero di
ognuno, e non vi possono essere risposte certe perché rappresenta il Mistero.
L’animo di Scarselli è travagliato: la sua impostazione scientifica combatte con il bisogno di
credere a un’entità superiore. Il Dio raccontato dall’amata madre. Da questo conflitto nasce l’infinita
ricerca, che abbraccia nozioni scientifiche, religiose, storiche, culturali, e che ha dato modo a Scarselli di
svolgere poemi di grande efficacia.
Anche l’amore per Dante lo segue da sempre, e forse la passione per la Divina Commedia lo ha
spinto a creare nuove visioni divine, formulare testi in cui l’invenzione è sovrana, come per esempio
quelli dei poemi Trionfo delle anime artificiali e La suprema Macchina Elettrostatica.
In ogni modo il suo è un pensiero universale, che abbraccia tutti noi e tutto ciò che ci circonda, e
tende sempre più ad elevarsi sino a sconfinare, ad esplorare ciò che può succedere nell’istante del
trapasso, “le possibili trasformazioni dell’io”. E Scarselli conclude lasciando aperto un grande
interrogativo, al quale ognuno di noi può dare la propria risposta.
Laura Pierdicchi
VERNICE – N. 46/47 – 2012