Andreacci Maldini Silvana – Disegnati cammei d’arti e Mestieri
Disegnati cammei d’arte e mestieri
L’unione tra Ennio Maldini e Silvana Andrenacci rappresenta una rarità per i nostri giorni. Non solo hanno convissuto per molti anni ma hanno condiviso l’amore per la poesia, l’arte, la natura. Un connubio veramente invidiabile. Ora che Maldini è scomparso, quale amoroso ricordo, Silvana Andrenacci Maldini propone una silloge che li accomuna nuovamente: delle liriche in dialetto che evidenziano l’abilità di entrambi; un duetto (come ben sottolineato da Defelice nel suo testo in retrocopertina) che consolida la loro unione spirituale.
Anche la scelta delle liriche è motivo di originalità. Troviamo, infatti, dei personaggi che svolgono lavori umili e faticosi, ma proprio per mezzo di questi loro poveri mestieri assumono una grande forza interiore. Maldini propone il tellinaro, i pescatori, il soffiatore di vetro, i pulitori dei vetri al semaforo, il giardiniere e il pescatore di canna. Andrenacci Maldini risponde con Il buttero maremmano, l’apicultore, la ricamatrice in oro nel 1940, il vetrinista, il tatuatore, i madonnari. Una raccolta di lavori interessanti che fa accendere la fantasia, e con l’uso del dialetto il dettato si veste di un’atmosfera densa di emozioni e molto colorata.
Dai testi di Maldini (anche raffinato pittore) emergono delle scene che richiamano appunto un cromatismo pittorico e le immagini si susseguono e si rafforzano tramite una stesura poetica ricca di motivazioni e problematiche sociali: “Mo che tutte le cose so inquinate, /perché in testa ciavemo “’na cucuzza”, / le telline le trovi avvelenate / dar mare ch’è infestato e c’è la puzza.”. Non meno acceso il tono di Silvana, a partire dal Buttero maremmano, in cui la forza del cavallo che corre scatenato e la bravura del buttero donano una potente immagine: “Er buttero è un acrobbata, un portento; / galoppa su ‘n cavallo scatenato, / muscoloso e veloce come er vento.” Inoltre, la coppia Maldini Andrenacci ha fatto direttamente esperienza di certi lavori perché, amando visceralmente la campagna, hanno coltivato la terra e si sono dedicati all’apicultura; per questo, Silvana Andrenacci ha potuto arricchire dei minimi dettagli la lirica L’apicultore avvicinando il lettore alla meraviglia dell’interessante e necessario lavoro.