Andreacci Maldini Silvana – La maschera esistenziale e Colpo di scena

LA MASCHERA ESISTENZIALE e COLPO DI SCENA

I due atti unici che Silvana Andreacci Maldini ha pubblicato tramite IL CROCO – I Quaderni letterari di Pomezia Notizie hanno in comune la brevità delle scene e la concisione del dettato, oltre al fascino e alle motivazioni psicologiche, che delineano la sua bravura. L’autrice, infatti, è molto nota anche come saggista e poetessa ed ha al suo attivo svariate opere.

In La maschera esistenziale vi sono otto personaggi ma due sono i protagonisti: Viviana e Leonello, dipendenti della stessa azienda. Tra i due ragazzi nasce l’amore già dal primo incontro (che avviene in un cinematografo), e sebbene vi sia pudore e timidezza da parte di Viviana, il desiderio di abbracciarsi e baciarsi ha il sopravvento. La ragazza pende dalle labbra di Leonello e vorrebbe parlare di più, conoscerlo più profondamente visto che non lavorano nello stesso ufficio. Lui è titubante e le confida soltanto che sua madre è morta da tre anni, e non desidera perciò rivangare il dolore poiché ha ancora serie difficoltà da superare. Per Viviana la triste notizia è motivo di maggiore partecipazione, e si lasciano fissando di vedersi il giorno seguente.

Da questo punto la storia si copre di ombre e silenzi, e l’autrice evidenzia la dualità dell’essere: ognuno di noi si presenta agli altri con una maschera per proteggere i propri sentimenti profondi e le tante paure. Ed è proprio un problema gravoso a distanziare Leonello dalla ragazza amata che, ignara, soccombe la lontananza soffrendo intensamente. Il destino però li fa rincontrare e per il forte sentimento che li attrae, si riuniscono. Leonello riesce così a trovare finalmente il coraggio di aprire il suo animo e liberarsi dal segreto che lo logora. Il testo, scritto nel 1993, è tuttora molto attuale.

In Colpo di scena, scritto nel 1983, vi sono quattro personaggi ma la protagonista e Lorenza. Anche in questo lavoro l’autrice mette in luce una problematica esistenziale: i valori della famiglia con tutte le complicanze al suo interno. Lo scenario scelto è quello della trasmissione Dove sei? di Portobello, condotta da Enzo Tortora, e molto particolari sono i tre personaggi defunti che si presentano per dialogare con Lorenza. Un’altra idea vincente di Andreacci Maldini è di aver coinvolto nei dialoghi il pubblico, così da renderlo personaggio all’interno del dramma. Davanti a tale pubblico Lorenza apre totalmente il suo cuore: è una confessione verso il padre, la madre e la zia di tutti gli errori commessi quando erano in vita, che la porterà addirittura a inginocchiarsi per essere perdonata.

Lorenza dimostra una grande forza interiore, e sebbene gli spettatori le siano ostili, riesce a portare a termine il dialogo con i suoi cari e a umiliarsi pur di essere perdonata.

Il testo ha ottenuto nel 1990 un 4° Premio Internazionale per la validità del contenuto.