Sisto Aldo – Riflessioni su un percorso “Dal cervello allo spirito”
Genesi Editrice – 2016

Il nuovo libro di Aldo Sisto “Riflessioni su un percorso Dal cervello allo spirito” rappresenta un notevole viaggio attraverso la conoscenza del pensiero filosofico, scientifico, religioso e metafisico, ed è suddiviso in quattordici Riflessioni. Partendo da cognizioni medico/scientifiche Aldo Sisto dipana un discorso che si alimenta gradatamente di altre nozioni per arrivare ad evidenziare l’importanza della componente spirituale che ci accompagna. E’ uno studio approfondito, quasi un trattato scientifico, che inizia a considerare il cervello sin da 400 milioni di anni fa, cioè da quando “si sarebbe affermato nei vertebrati”. Da quel tempo ad oggi la massa cerebrale si è triplicata dando modo all’uomo moderno di fare scoperte sempre più grandiose e di appropriarsi sia dell’ambiente terrestre sia dello spazio cosmico. La memoria del DNA dei millenni viene acquisita prima della nascita ed è un grande aiuto; va inoltre ad aggiungersi alla memoria neurale con informazioni di un passato più recente e alla memoria soggettiva, formando per ogni individuo una memoria globale, che si arricchirà sempre di più con il succedersi delle generazioni.
Chi crede in Dio non si pone il problema dell’anima perché è sicuro che esista ma chi voglia approfondire con la ragione l’esistenza di qualcosa d’immateriale deve iniziare un cammino di ricerca che abbraccia tutte le possibili nozioni di conoscenza. E’ l’intento di Aldo Sisto, che ci accompagna a passo a passo in questo cammino. Nella “Terza riflessione” valuta i bisogni della sopravvivenza e quelli morali. Tra le tante considerazioni evidenzia che la finalità evolutiva della specie deve avere un soggetto intelligente che abbia concepito tale disegno. Chi potrebbe essere se prima del “Homo sapiens” non esisteva nessuna intelligenza capace di stabilire un progetto così grandioso? A ciò rispondono diversi pensieri filosofici e scientifici ma restano pur sempre delle teorie poiché “… l’attività cerebrale non si attiva più solo per il raggiungimento della sopravvivenza fisica ma elabora e attua una serie di comportamenti che gli assicurino una sopravvivenza spirituale.”
Un’altra riflessione di Aldo Sisto riguarda il “Libero arbitrio”. E’ certo che l’uomo nelle sue scelte è limitato da leggi fisiche e chimiche, da eventi che lo costringono ad agire e dalle proprie “restrizioni culturali” perciò è difficile che l’uomo possa scegliere veramente in libertà, tuttavia può sempre valutare e decidere in base alla sua conoscenza.
La “Quinta riflessione” concerne l’estetica e Sisto evidenzia che “Tornando al processo cerebrale che s’instaura quando si viene a contatto con un fatto estetico, si ribadisce che il senso estetico o senso del bello proviene dai centri di ricompensa presenti nel cervello; essi sono quelli che ci fanno provare ricompensa, cioè soddisfazione …”, per cui, finché viviamo potremo sempre apprezzare il valore estetico “… di un oggetto o di un suono o di qualsiasi altra cosa …”. Questo perché “… il nostro cervello e quindi la nostra persona pensano quasi esclusivamente a una vita che continua e che deve continuare.”. E’ questa voglia di sopravvivere che ha fatto progredire l’umanità.
Non ci si può addentrare nelle restanti Riflessioni di questo importante volume, altrimenti ci vorrebbe lo spazio di un saggio. In ordine sono le seguenti: Variabilità della realtà-funzione del linguaggio, Il crollo della realtà oggettiva – l’uomo come creatore della realtà, La coscienza e la sua attività, L’autocoscienza, L’insorgere dello spirito, Spirito e anima, Ipotesi di immortalità dello spirito, Stati patologici dello spirito.
Per concludere, lo stesso Aldo Sisto nella “Riflessione finale” ci spiega che arriviamo a identificare lo spirito attraverso un percorso fisiologico, tanto che “Lo spirito sarà qualcosa che sta continuamente accanto a noi e che sentiremo realmente come intimamente e organicamente nostro”. L’odierna società, che è soprattutto alla ricerca di certezze, non accoglie la storia cristiana della Pentecoste. Dio stesso per creare l’uomo ha usato la materia e solo dopo ha inalato lo spirito. L’intento di Sisto è stato quello di proporci uno spirito “concreto” e farci dire dopo questa sua analisi concettuale che veramente siamo corpo e anima. Per capire ciò, il lettore deve avvicinarsi a tutte le quattordici Riflessioni. Un percorso che consiglio vivamente.
Laura Pierdicchi