Trombelli Acquaro Anna – Emozioni sparse al vento
Il Croco – I quaderni letterari di Pomezia Notizie

La raccolta Emozioni sparse al vento di Anna Trombelli Acquaro, che ha meritato il 4° premio Città di Pomezia 2015, è pregna di nostalgia. La poetessa ha dovuto lasciare la sua Calabra per l’Australia, una distanza immensa e un mondo totalmente diverso. Pur trovandosi bene nel nuovo territorio, il suo cuore è rimasto in Italia e non può recidere neanche un ramo delle sue radici, cosicché il ricordo diviene pressante e solo con la poesia riesce a far rivivere il suo passato.
Una nota originale sono i pensieri con i quali Anna Trombelli Acquaro accompagna ogni poesia e che ne avvalorano il contenuto; sono essi stessi carichi di liricità.
La madre emerge in tutta la silloge, un amore totalizzante: “Amare lacrime dagli occhi miei scendevano, / l’amore grande non c’era più ad aspettarmi, / quell’amore senza limiti o confini, / l’amore di mia mamma non esisteva più/ ed il mio ricordo vola sperduto / nelle nuvole dell’infinito di quel tempo magico, / ancora colmo di trepida speranza.”. Questi versi sono scaturiti in seguito al ritorno della poetessa nella sua terra per visitare i luoghi amati, ma i dolci ricordi cullati hanno trovato un luogo diverso, tanto da farla sentire “forestiera” in una strada vuota: “… gelida mi accolse quella via / non c’era più nessuno della gente mia.” In ogni modo, in un “Pensiero” dice che “I ricordi bellissimi, rimangono vivi come diamanti sempre splendidi.”.
Anna Trombelli Acquaro coltiva giorno per giorno l’amore per la terra abbandonata e quello viscerale per la madre: “Mamma, / sei stata il faro della vita / per dare luce alla mia via, / sei stata quel raggio di sole / a riscaldarmi quando avevo freddo, / tu sei stata la mia malinconia / che in ogni istante della mia vita / mi hai fatto compagnia.”.
La sua voce è semplice e chiara, ma soprattutto è sincera. Nei versi si respira l’aria particolare del nostro Sud, con i profumi e i caldi colori, il mare così diverso da quello dell’Australia, dove la poetessa poteva sognare: “… un canto che da lontano veniva / rallegrava l’atmosfera, / era il cinguettio felice di un usignolo, / colmava l’aria di festosità. / Immersa nell’atmosfera fantasticavo, …”.
Anna Trombelli Acquaro ci ha regalato una raccolta densa di emozioni e velata di una certa tristezza.
POMEZIA NOTIZIE – 3-2016