Esposito Valter – Il capolinea

Il capolinea

Valter Esposito, dopo diversi anni di silenzio narrativo (dovuto ad uno stato doloroso per la perdita della madre) è tornato a scrivere e a pubblicare. Nell’ultimo periodo si era dedicato solo alla poesia, ora ci offre il suo nuovo romanzo Il Capolinea, che definisce un tragitto poiché se c’è un traguardo ci deve essere stato un inizio.

Prima del lutto subito e del conseguente blocco, Esposito aveva già pubblicato una trilogia di romanzi “noir” molto coinvolgenti, con raffinate indagini da parte del commissario Flavio Renzi. Anche in questo romanzo vi è un’indagine, ma in questo caso svolta da un giornalista e scrittore in pensione che cerca di riprendere il libro iniziato una decina di anni prima e interrotto per la morte della madre (si può pensare che sia un testo autobiografico, ma non è così). Diversamente dai precedenti, non si può definire un “noir” perché raccoglie diversi accadimenti e soprattutto è focalizzato sulla personalità del protagonista e sulle sue emozioni. Anche la struttura si differenzia per uno stile che non dà respiro: dall’inizio alla fine non c’è uno spazio. La trama è interrotta solo dall’introduzione di qualche lirica.

L’intenzione primaria di Giorgio Angeli (il protagonista) di riprendere l’incipit lasciato in sospeso è travolta dagli eventi, anche se riesce a riagganciare i rapporti con il questore che aveva seguito il giallo accaduto a suo tempo e dopo ci racconta dettagliatamente ciò che era successo. Resta però un giallo dentro al nuovo libro che ha intenzione di scrivere. Un’altra storia, infatti, si va delineando da quando un giorno dalla sua finestra vede nella casa di fronte una donna sconosciuta che gira nuda dando l’impressione di essere un ermafrodita. Angeli ne è sorpreso ma soprattutto affascinato, tanto da non riuscire a scordarla, anzi, il suo fiuto lo porterà a fare indagini. Il romanzo s’intreccia di continuo tra la sua vita privata (unito a Sandra ma non si sente di sposarla) e i movimenti della donna misteriosa, fino ad arrivare alla sorpresa del climax finale. Non mancano neppure dei momenti di puro erotismo.

La storia è ambientata a Venezia e Valter Esposito ci fa da cicerone per calli, ponti e piazze, creando un’atmosfera che solo questa città sa dare (confesso che essendo nata e vissuta fino all’adolescenza proprio a S. Stefano, è stato ancor più emozionante ritrovare i percorsi di un tempo).

Un’altra prerogativa di questo libro sta nella descrizione quasi maniacale di tutto ciò che accompagna la vita di Angeli. Troviamo notizie dettagliate su Venezia, sull’abbigliamento indossato, sulle pietanze tipicamente veneziane, ecc. In questo modo la scrittura diventa una sequenza di fotogrammi visivi, quasi una pellicola cinematografica. Infatti, vi è un connubio tra scrittura, poesia, arte, notizie sportive e tanto altro. Molto intense sono pure le liriche che appaiono in momenti particolari e che danno un’ulteriore spunto poetico alla storia.

Gli anni trascorsi in silenzio hanno contribuito certamente a far maturare la vena interiore di Esposito. Con questo nuovo lavoro ci ha regalato un testo complesso e intenso. Oltre al piacevole intreccio del giallo, vi è lo spaccato di un sentire molto contrastato ma pregno di una sensibilità unica, come unica è la sua Venezia.