Esposito Valter – La notizia nera

Valter Esposito, già noto giornalista pubblicista, con La notizia nera conferma il suo percorso di romanziere iniziato nel 2007 con l’opera prima L’angelo Cassius.

La scrittura di Esposito colpisce sin dall’inizio per un’inconsueta immediatezza, forse merito della sua lunga attività giornalistica o forse specchio del suo sentire, ma sicuramente di forte impatto. La storia (in certi punti autobiografica) si svolge a Venezia, cosicché la particolare e magica atmosfera della città si sposa al tessuto narrativo che intreccia attorno alla figura di Ottone, il protagonista, una trama che s’infittisce gradualmente sino al climax finale.

Ottone (giornalista come l’autore) è un uomo dinamico, amante del suo lavoro e ricco di esperienza, ma per un intervento alla schiena si trova costretto in ospedale per un breve periodo, quello che basta per trovarsi al ritorno spostato dalla cronaca sportiva alla cronaca nera. I giorni di degenza però sono decisivi per il suo destino: infatti incontra Nadir, un bambino speciale e molto ammalato che gli si affeziona subito e che lo coinvolgerà emotivamente, e sua madre, che premurosa gli è sempre vicina.

Ottone è solo, ma è unito al ricordo indelebile della donna adorata e persa anni indietro per un male inguaribile, tanto che non si è più innamorato e ha unicamente rapporti con prostitute, e tanto da aver perso il contatto con Dio. E’ questa latente sofferenza che lo porta ad agire frettolosamente e a non far trasparire i sentimenti; anche gli atti sessuali sono svolti solo a misura di corpo, senza neanche guardare in faccia la donna. Con la stesura del dettato, che in certi punti si rileva cruda, Esposito riesce magistralmente a far emergere il dissidio interiore di questo personaggio.

Solo l’affetto per il piccolo Nadir riesce a smuoverlo, e gli eventi sembrano voler intrecciare i loro destini. Già dal primo giorno in cronaca nera, Ottone viene incaricato di seguire un omicidio accaduto a Venezia; con le indagini si svelerà più complicato del previsto, sino ad interessare il mondo sportivo e oltrepassare i confini. Ottone avrà così modo di conoscere in Francia anche il padre di Nadir, ma è l’interesse per la madre che lo trascinerà pian piano fino a sconvolgerlo.

Questi i punti salienti del romanzo, ma la trama è intrisa di fatti e sorprese. Vi sono inoltre bellissimi squarci veneziani, interessanti notizie sportive che denotano la professionalità di Esposito, riferimenti a personaggi storici, scrittori e poeti. Il tutto reso con leggerezza stilistica, addentro alla frenetica vita odierna. Infine, Esposito riesce a trasmettere la complessa psicologia del protagonista e i suoi drammi interiori senza nessuna forzatura, senza dilungarsi in spiegazioni, ma solo collocandolo nella storia.

Un libro quindi da leggersi tutto d’un fiato, e che alla fine lascerà sbalordito il lettore.