Lorenza Rocco Carbone – Oltre
Oltre
Se il miglior dono per un individuo è un’infanzia felice, la fortuna più grande è vivere un amore vero. Incontrare l’altra parte della mela per vivere all’unisono. Franco e Laura si incontrano, si riconoscono, iniziano insieme un percorso di vita lungo mezzo secolo, nella condivisione di sogno e realtà. Creativi entrambi: Poesia per Laura, Pittura per Franco.
Arti sorelle nella vita e nell’arte. Consonanza di sentire, complicità di intenti in un sodalizio umano e culturale, che diviene punto di riferimento nei cenacoli di cultura e di arte del Veneto ed oltre. “Insieme una forza stupenda” … “figli eletti del cielo”. Improvvisamente … “un diluvio ha spento la fiamma’:
Nasce “Oltre” la silloge poetica di Laura, nei giorni del dolore più acuto, del distacco terreno. Il rimpianto è struggente tra nostalgia e tenerezza.
“Avrei voluto / scegliere il giusto momento / tra me e te / per lasciare che la mia mano / lasciasse la tua / Avrei voluto darti il mio fiato / per aggiungere un altro respiro / al tuo momento / Avrei voluto / che il mio tempo si fermasse / allo scadere del tuo attimo.”
È difficile essere consapevoli del momento che viviamo … “Non sapevamo / che era il tempo della fiaba. / Ormai / sei fragile visione / Abito d’aria della mia illusione.”
Il ricordo diviene visione … “ti vedo giungere / il passo veloce – inconfondibile / il braccio alzato / a sbandierare / il piacere d’incontrarci / il sorriso / raggio di sole”. Laura Perdicchi si inserisce nel Pantheon della lirica d’Amore. Di Alda Merini ed Antonia Pozzi condivide la visionarietà onirica di un amore che sfida le coordinate dello spazio e del tempo, di un amore”oltre; unico in interferenza di parole e di immagini. Espressione poetica e pittorica si fondono e si alternano nella pagina che si sostanzia di tutte le note del pentagramma dell’anima. L’alfael’omega dei sentimenti, tra eros e thanatos, tra vita e morte. Il colore è categoria della sensibilità. Il rosso fuoco simboleggia l’andare della passione … “Eri il mio sole / dai raggi avvolgenti / dai raggi abbaglianti / un sole / che mai tramontava.” Tutto quanto ha inciso profondamente nell’anima, resta bergsonianamente semprevivo e presente. E l’assenza fisica diviene presenza spirituale fortissima … “Questa notte mi eri accanto. / Ho sentito il tepore / la sostanza della tua pelle / -sulla mia. / Poi hai parlato – / assetata ho bevuto la tua voce. / Per un breve intervallo / ho riempito l’abbandono.”
Laura Pierdicchi, antica lettrice e collaboratrice di “Silarus’ nell’inviare in redazione il suo testo, ha scritto: “È dedicato a mio marito. Penso che saràl’ultimo della mia produzione…”
Cara Laura, ce ne saranno altri. Solo all’Arte è dato di restituirci chi l’ala distruttrice della morte ci sottrae.
La sublime inutilità della Poesia renderà vivo e presente Franco nella tua vita, fino a quando “Anche il futuro finirà / Compirò anch’io il passaggio / Nella dimensione / dei corpi sottili / saremo pura energia / Esplosione / di una nuova / antica passione.”